R: La tecnologia è basata sull’analisi del DNA ed è stato dimostrato che identifica più del 99% di gravidanze con la sindrome di Down. Al contrario, i test tradizionali basati sull’analisi del sangue spesso non rilevano correttamente il 15% delle gravidanze affette da sindrome di Down. Inoltre, presenta meno falsi positivi rispetto ai test tradizionali il che comporta una minore possibilità di sottoporsi a procedure diagnostiche invasive come l’amniocentesi non necessarie.
Si tratta di un test di screening prenatale e i risultati (soprattutto se positivi) devono essere confermati da test diagnostici come l’amniocentesi e la villocentesi (CVS).